Ferrari Amalfi

La casa di Maranello rinnova la sua gran Turismo più fruibile.




La Ferrari ci porta da Roma ad Amalfi, e lo fa col suo poderoso V8 solo termico, l’auto è una evoluzione dei concetti e delle scelte tecniche già viste ed apprezzate sulla Roma, niente viene stravolto ma tutto viene affinato seguendo una logica cara al costruttore.

Il design non sorprende gli equilibri e le proporzioni dei volumi sono quelli della Roma, fianco, padiglione e trequarti posteriore faticano a distinguersi; vero elemento di rottura si dimostra il frontale. Eliminata totalmente la discussa calandra in tinta il muso appare chiuso e molto profilato: con fari molto piccoli uniti da una sottile fascia nera e presa d’aria in basso, elementi che richiamano quanto visto sulla Purosangue.

Ma andiamo alla meccanica, la parte che più ci intriga, come dicevamo motore splendidamente solo termico, anche qui affinamento del V8 3.9 litri della Roma, reso più aggressivo e pronto a salire di giri con alberi a camme più leggeri e nuove turbine. Il guadagno di potenza è di 20CV per un totale di 640CV a 7500 giro con 760Nm di coppia, valori più che adeguati al tipo di auto.

Decisamente rivisto l’interno molto meno angusto, con console centrale ridisegnata e sistema multimediale a schermo orizzontale, ma l’elemento più importante in questo caso è il ritorno ai tasti fisici nei comandi, dopo l’ubriacatura del “touch” tutti i costruttori stanno tornando indietro. Bellissimo il fatto che il nuovo volante con tasti fisici e pulsante start in alluminio sarà disponibile anche per essere montato sulla Roma.

Non potevano mancare gli aggiornamenti dell’elettronica, con nuove tarature del manettino e freni “brake by wire”, le prenotazioni sono aperte e le consegne previste per il primo trimestre 2026.