Ferrari competitiva crolla nel terzo stint.
Ancora doppietta Mclare all’Hungaroring, la sesta della stagione per i papaya che confermano la loro superiorità: ma non è stato un GP noioso, c’è da parlare dell’altra grande protagonista la Ferrari di Leclerc, che forse perde una delle poche occasioni di puntare alla vittoria.
Al via Leclerc che scatta in prima posizione; dopo una grande prestazione al sabato, mantiene la testa, mentre Norris pasticcia e perde un paio di posizioni. A questo punto tutti pensano che Piastri vada subito a rompere gli indugi attaccando la Ferrari, invece preferisce evitare di spremere la sua McLaren per prendere una rossa molto veloce.
L’Australiano dal suo canto valuta che Norris sia tagliato fuori dalla vittoria e che la partita si giocherà nel finale tra lui e Charles. In realta la posizione arretrata di Norris costringe i papaya a differenziare la strategia passando a quella ad una sola sosta che si rivelerà quella vincente, non riuscendo a passarlo nel finale nonostante un attacco molto al limite.

Veniamo alla Ferrari, l’auto è velocissima nel primo stint e gestisce bene il vantaggio su Piastri, dopo il primo pit le prestazioni iniziano ad avere una flessione, evidenziata dalle lamentele via radio di Charles: comunque il passo è ancora molto buono e tiene la rossa in lizza per la vittoria.
Tutti i problemi che poi si poteranno dietro un’ondata di polemiche e critiche arrivano col secondo cambio gomme, al giro 41. Leclerc dopo un primo guizzo con qualche fuxia inizia a crollare con i tempi, l’auto diventa presto più lenta di due secondi al giro, subendo prima l’ovvio sorpasso del velocissimo Piastri, poi quello di Rassel in rimonta che priva Leclerc di un podio che avrebbe ampiamente meritato.
A questo punto si scatenano le ipotesi, alla Ferrari parlano senza troppa convinzione di un meglio non identificato problema al telaio, con contraddizioni anche tra le dichiarazione del pilota e quelle del team Principal. Vediamo di fare chiarezza in base alle informazioni che sappiamo ed a quello che possiamo dedurre.
Il problema sembra essere ancora riconducibile all’anomalo consumo del plank che la SF25 si porta dietro dall’inizio della stagione. La nuva sospensione che ha indubbiamente migliorato prestazioni e passo non ha risolto questa situazione che tende a ripresentarsi più o meno evidente secondo la pista e l’assetto scelto.
In questo caso è lecito pensare che la scelta del team sia stata di partire con la macchina piuttosto bassa fin dalle qualifiche per tenere il passo delle Mclaren, aumentando poi leggermente la pressione delle gomme nel secondo stint per preservare il fondo. Evidentemente le simulazioni di consumo del plank continuavano ad essere a livello di rischio squalifica, inducendo quindi i tecnici ad alzare ulteriormente la pressione dei pneumatici nel terzo stint provocando il crollo prestazionale della monoposto.
Situazione molto difficile anche per Lewis Hamilton, partito 12° invischiato nel gruppone centrale nel treno delle scie non riesce a recuperare e chiude nella stessa posizione di partenza. Notte fonda anche in casa Red Bull dove Verstappen manca il podio per il quarto GP di fila. Norris con questo successo si porta a meno nove punti dal compagno evitando così la sua fuga in campionato.